Le tre sagge scimmie - Un affascinante esempio di equilibrio zen e ironia popolare!

Le tre sagge scimmie - Un affascinante esempio di equilibrio zen e ironia popolare!

La pittura thailandese del XVII secolo è un caleidoscopio vibrante di colori, temi religiosi e scene di vita quotidiana. In questo panorama ricco e variegato spicca l’opera “Le Tre Sagge Scimmie”, attribuita al maestro Hanuman. L’immagine raffigura tre scimpanzé in pose distintive: uno che copre gli occhi, uno le orecchie e uno la bocca. Questa rappresentazione iconografica deriva dal proverbio giapponese “See no evil, hear no evil, speak no evil” (non vedere il male, non sentire il male, non parlare il male), un insegnamento fondamentale nel buddismo zen.

Hanuman era noto per la sua abilità nell’integrare elementi della cultura popolare e religiosa nella sua arte. “Le Tre Sagge Scimmie” è un perfetto esempio di questa fusione. Mentre l’immagine trae ispirazione dalla filosofia zen, le espressioni delle scimmie sono cariche di una sottile ironia che ricorda le caricature occidentali.

L’artista utilizza colori vivaci e audaci per attirare lo sguardo dello spettatore. Lo sfondo, un verde smeraldo intenso, crea un senso di calma e serenità, contrastando con la vivacità dei primati in primo piano. L’oro, colore simbolo di prosperità e divinità nel Buddismo thailandese, arricchisce i dettagli dell’opera: le vesti delle scimmie, gli ornamenti e lo sfondo stesso vengono resi più preziosi da sfumature dorate.

Elemento Descrizione
Sfondo Verde smeraldo intenso, simbolo di serenità e natura
Scimmie Tre scimpanzé in pose distintive: uno copre gli occhi, uno le orecchie, uno la bocca
Espressioni Ironiche e giocose, con un tocco di sarcasmo
Colori Vivaci e audaci, dominati dal verde smeraldo e dall’oro

Un viaggio nella simbologia: da Buddha a Kṣitigarbha

Le “Tre Sagge Scimmie” non sono solo una rappresentazione divertente e accattivante. Le tre scimmie incarnano un messaggio profondo legato alla pratica della meditazione e all’aspirazione alla liberazione dal ciclo del Samsara (rinascita).

  • La scimmia che copre gli occhi: Rappresenta il rifiuto dell’illusione e del desiderio, invitando a focalizzarsi sulla verità interiore.
  • La scimmia che copre le orecchie: Simboleggia l’ignoranza verso la chiacchiera inutile e i pensieri negativi, promuovendo il silenzio interiore e la concentrazione.
  • La scimmia che copre la bocca: Insegna a controllare la parola e a evitare pettegolezzi e dicerie, favorendo la comunicazione autentica e compassionevole.

L’iconografia delle “Tre Sagge Scimmie” ha origini antiche che si ricollegano alla figura di Buddha Sakyamuni e al Bodhisattva Kṣitigarbha. Il primo rappresentava l’illuminazione attraverso il distacco dal mondo materiale, mentre il secondo incarnava la compassione e l’impegno verso il salvataggio di tutti gli esseri senzienti.

L’eredità di Hanuman: un maestro del suo tempo

Hanuman è considerato uno dei pittori più importanti della scuola Rattanakosin, che fiorì in Siam (Thailand) durante il XVII secolo. La sua arte era caratterizzata da una grande varietà di temi e stili. Oltre alle opere religiose, Hanuman dipingeva scene di vita quotidiana, ritratti di nobili e paesaggi mozzafiato.

“Le Tre Sagge Scimmie” rimane uno dei suoi capolavori più apprezzati. L’opera cattura l’essenza della filosofia zen in modo semplice ma efficace. L’utilizzo dell’ironía popolare rende il messaggio accessibile a tutti, superando le barriere culturali e linguistiche. La pittura di Hanuman continua ad affascinare gli appassionati d’arte per la sua bellezza raffinata, il suo profondo significato spirituale e la sua incredibile capacità di comunicare con lo spettatore attraverso un linguaggio visivo universale.